"... l'originario e inalienabile diritto alla vita è messo in discussione o negato sulla base di un voto parlamentare o della volontà di una parte — sia pure maggioritaria — della popolazione. È l'esito nefasto di un relativismo che regna incontrastato: il « diritto » cessa di essere tale, perché non è più solidamente fondato sull'inviolabile dignità della persona, ma viene assoggettato alla volontà del più forte. In questo modo la democrazia, ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo. Lo Stato non è più la « casa comune » dove tutti possono vivere secondo principi di uguaglianza sostanziale, ma si trasforma in Stato tiranno, che presume di poter disporre della vita dei più deboli e indifesi, dal bambino non ancora nato al vecchio, in nome di una utilità pubblica che non è altro, in realtà, che l'interesse di alcuni. ..."
Dalla lettera enciclica di San Giovanni Paolo II Evangelium Vitae - 25 Marzo 1995 -
Elezioni europee 2009
La volontà del partito di presentarsi alle elezioni europee 2009 in Italia è stata vanificata dal gioco, di fatto antidemocratico, dei due partiti più grandi. Tale gioco è consistito nel far credere imminente una riforma complessiva della legge elettorale per le elezioni europee fino ad un termine oltre il quale era impossibile per i piccoli partiti impegnarsi nella raccolta delle firme per la presentazione delle liste, con qualche speranza di riuscire a raggiungere i numeri necessari. La riforma poi si è ridotta alla istituzione dello sbarramento del 4% per essere ammessi alla ripartizione dei seggi. Il programma di Solidarietà era stato definito a Parigi, il 18 e 19 gennaio 2008, con una discussione tra rappresentanti di associazioni per la vitadi vari paesi europei. Proponiamo comunque il documento elaborato ELEZIONI UE 2009 - Il nostro programma perché riteniamo abbia una sua validità intrinseca su cui è possibile costruire i prossimi passi del partito nel contesto della politica italiana.